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Il ruolo straordinario di Nietzche nella storia della cultura umana è stato quello di completare, anche senza alcuna intenzione, l'opera di Marx, trascurando in larga misura il problema dell'infrastruttura economica e dedicandosi totalmente alla sovrastruttura ideologica, vale a dire alle varie convinzioni e sistemi di valore che gli uomini hanno prodotto al fine di tenersi al riparo dalla verità inerente la loro condizione e di assegnare a se stessi uno status privilegiato nell'economia dell'universo.
Il ruolo straordinario di Nietzche nella storia della cultura umana è stato quello di completare, anche senza alcuna intenzione, l'opera di Marx, trascurando in larga misura il problema dell'infrastruttura economica e dedicandosi totalmente alla sovrastruttura ideologica, vale a dire alle varie convinzioni e sistemi di valore che gli uomini hanno prodotto al fine di tenersi al riparo dalla verità inerente la loro condizione e di assegnare a se stessi uno status privilegiato nell'economia dell'universo.
Tutta l'opera di Nietzsche si iscrive nel segno di una critica acuta e pungente della “stupidità” umana, che egli scopre non solo nel senso comune corrente, ma anche nella religione, nella filosofia, nella politica, nella letteratura e nell'arte contemporanea romantica, e persino nella scienza.
La famosa affermazione, espressa in Zarathustra, secondo la quale “Dio è morto” va ben al di là della religione propriamente intesa. Essa significa che l'uomo deve accettare per sempre uno stato di cose – dall'esistenza dell'Universo a quella della vita e, da ultimo, alla comparsa dell'uomo – che non riconosce perché alcuno.
Tutte le ideologie – la religione, l'idealismo spiritualistico, la democrazia liberale, il socialismo ugualitaristico, la scienza - che cercano, sia pure su piani diversi, di fornire una risposta a questa domanda, che perseguita l'umanità fin dalle sue origini, sono illusioni e mascheramenti della verità.