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In nome di cosa il mondo dovrebbe necessariamente procedere verso un'organizzazione sociale fondata, a livello universale, sulla libertà (autentica e non formale, quindi dal bisogno) la giustizia sociale e l'uguaglianza?
In nome di cosa il mondo dovrebbe necessariamente procedere verso un'organizzazione sociale fondata, a livello universale, sulla libertà (autentica e non formale, quindi dal bisogno) la giustizia sociale e l'uguaglianza?
Secondo Marx è la storia a produrre questi bisogni radicali e a promuoverne necessariamente la loro realizzazione
Oggi sembra più pertinente ritenere che quei bisogni siano rappresentati geneticamente nella natura umana, sia pure secondo uno spettro
Ad un estremo dello spettro, il senso di pari dignità, di libertà e di giustizia avrebbe una valenza prevalente egocentrica, sarebbe insomma strettamente riferita ai bisogni e ai diritti dell'individuo o tutt'al più del suo gruppo di appartenenza; all'altro estremo, esso avrebbe una connotazione sociocentrica e universale, riguarderebbero cioè tutti gli altri non meno che l'individuo stesso. Tale spettro sarebbe riconducibile alla distribuzione dall'empatia, minima ad un estremo e massima all'altro.
Il fatto che un grado di empatia sia rappresentata in tutti i soggetti umani, e in alcuni più intensamente che in altri, non può non avere un significato.
Se questo è vero, però, il tragitto per cui l'umanità potrà arrivare a sviluppare una coscienza di specie, più ancora che di classe, è indubbiamente molto lungo, ed è probabile non certo.