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Invalidando il riferimento alla trascendenza, Darwin, forse, rendersene del tutto conto, ha posto l'umanità di fronte al suo destino di specie transeunte, contingente, effimera, e, in ultima analisi, del tutto insignificante nell'economia dell'universo.
Invalidando il riferimento alla trascendenza, Darwin, forse, rendersene del tutto conto, ha posto l'umanità di fronte al suo destino di specie transeunte, contingente, effimera, e, in ultima analisi, del tutto insignificante nell'economia dell'universo.
Il materialismo radicale della teoria darwiniana e le sue conseguenze filosofiche si sono addirittura rafforzati per effetto di tre scoperte
La prima è legata al superamento del gradualismo darwiniano: sullo sfondo di un processo di ominazione durato milioni di anni, la comparsa dell’homo sapiens sapiens è avvenuta 150mila anni fa in una zona remota dell’Africa meridionale in conseguenza di una deriva genetica che ha incrementato i livelli di neotenia
La seconda scoperta fa capo al fatto che l'adattamentismo darwiniano non è ritenuto più valido.
L’adattamentismo postula che struttura e funzioni cerebrali sono state selezionate per il vantaggio adattivo che comportavano
In realtà, è certo che la biologia ha preceduto la cultura di 50mila anni
L’uomo si è ritrovato per caso dotato di un cervello ricco di potenzialità così singolari da avere impiegato decine di migliaia di anni a cominciare a sfruttarle.