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Lo scopo dell'analisi non è più quello di rendere conscio l'inconscio ma di cercare di far giungere l'Io (che è prevalentemente inconscio) dov'era l'Es.
Lo scopo dell'analisi non è più quello di rendere conscio l'inconscio ma di cercare di far giungere l'Io (che è prevalentemente inconscio) dov'era l'Es.
Ognuno dovrebbe leggere assieme il Compendio di psicoanalisi (1938) per valutare quanto è disposto a farsi sollecitare e inquietare dagli interrogativi e dallo stile di pensiero di Freud, tanto più in un'epoca come la nostra che, in forme anche diverse da quelle della prima metà del XX secolo, vede risorgere nella dimensione collettiva i fantasmi che illu-soriamente pensiamo di poter reprimere nel nostro animo.Un bilancio critico dell'opera di Freud è impossibile, se non per affermare che l'individuo non è più pensabile allo stesso modo, prima e dopo la sua opera e che ogni persona che voglia ripensare in forma critica e aperta all'individuo non può non tener conto, ancora oggi, di questo modo di pensare e delle conclusioni cui porta.