Prima pagina Indietro Avanti Ultima pagina Panoramica Immagine
Il 3 luglio [1871], rispondendo a una serie di domande postegli da un altro giornale americano, Marx risponde che la rivoluzione è inutile in democrazia. E che per altro tutto dipende da ciò che decide la classe operaia, ed essa soltanto, del paese considerato: «In Inghilterra, per esempio, la strada che conduce al potere politico è aperta anche alla classe operaia. Un'insurrezione sarebbe folle dove con l'agitazione pacifica è possibile ottenere tutto in modo rapido e sicuro. La Francia possiede un centinaio di leggi repressive e vi è un estremo antagonismo tra le classi, per cui la soluzione violenta della guerra civile sembra essere necessaria.. La scelta della soluzione riguarda la classe operaia di quel paese».
Il 3 luglio [1871], rispondendo a una serie di domande postegli da un altro giornale americano, Marx risponde che la rivoluzione è inutile in democrazia. E che per altro tutto dipende da ciò che decide la classe operaia, ed essa soltanto, del paese considerato: «In Inghilterra, per esempio, la strada che conduce al potere politico è aperta anche alla classe operaia. Un'insurrezione sarebbe folle dove con l'agitazione pacifica è possibile ottenere tutto in modo rapido e sicuro. La Francia possiede un centinaio di leggi repressive e vi è un estremo antagonismo tra le classi, per cui la soluzione violenta della guerra civile sembra essere necessaria.. La scelta della soluzione riguarda la classe operaia di quel paese».
Tempo dopo, ben pochi sostenitori di Marx terranno a mente che, dove possibile, lui aveva raccomandato di utilizzare la strada democratica per conquistare il potere. E’ vero, però, che mai ha detto che questo potere dovesse essere restituito se perduto attraverso le urne”.