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I Grandi demistificatori sono accomunati da un tasso di introversione più o meno spiccato. Questo orientamento, associato alla genialità, spiega la loro naturale tendenza ad andare controcorrente.
I Grandi demistificatori sono accomunati da un tasso di introversione più o meno spiccato. Questo orientamento, associato alla genialità, spiega la loro naturale tendenza ad andare controcorrente.
Di tale tendenza Marx e Nietzsche si fanno carico radicalizzandola. Non è un caso che, sia pure da prospettive del tutto diverse, entrambi sono intenzionati a promuovere una Rivoluzione, vale a dire uno stravolgimennto dell'ordine esistente (il passaggio da capitalismo al comunismo, il superamento del Cristianesimo e la trasmutazione di tutti i valori).
Si tratta dunque di introversi oppositivi che non hanno paura di sfidare il mondo e mettono nel conto che ciò comporta un prezzo da pagare.
Darwin ha un timore quasi sacro del giudizio sociale, che lo induce a rimandare per anni la pubblicazione de L'origine delle specie. Non è un caso che in questo libro, peraltro inconfutabile nel ricondurre l'uomo alla sua condizione di essere naturale, c'è appena un accenno alla specie umana. Solo con L'origine dell'uomo Darwin sembra venire allo scoperto.
Freud è meno timoroso di Darwin, ma, animato da una volontà di riscatto in rapporto alle precarie condizioni economiche della sua famiglia e al suo essere ebreo in un contesto caratterizzato da un antisemitismo strisciante, adatta ad essa la sua originaria teoria – quella della seduzione sessuale -, incompatibile con il mito della buona famiglia borghese, e si ritrova di conseguenza sul terreno di un'interpretazione meramente intrapsichica e fantasmatica dei sintomi psicopatologici.