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Tutta la nostra conoscenza della mente umana e della sua «chimica», che dai tempi di Nietzsche ha fatto - come vedremo - passi da gigante, e perfino gli strumenti di misurazione più raffinati possibili e le osservazioni più perspicaci non cambiano il dato di fatto che l'uomo non può giungere a una conoscenza completamente oggettiva.Ma questa incapacità è davvero un problema così serio? Non sarebbe forse ben più grave se l'uomo sapesse tutto sul proprio conto? Abbiamo davvero bisogno di una verità che si elevi libera e indipendente sopra le nostre teste? A volte la via è già di per sé una bella meta, soprattutto quando il sentiero è emozionante come quello che, attraverso viottoli tortuosi, ci conduce a noi stessi. «Non abbiamo mai cercato noi stessi - e come dovrebbe un giorno avvenire che trovassimo noi stessi?» Questa era la domanda posta da Nietzsche nella Genealogia della morale. Cerchiamo allora, nei limiti delle nostre possibilità attuali, di trovare noi stessi.
Tutta la nostra conoscenza della mente umana e della sua «chimica», che dai tempi di Nietzsche ha fatto - come vedremo - passi da gigante, e perfino gli strumenti di misurazione più raffinati possibili e le osservazioni più perspicaci non cambiano il dato di fatto che l'uomo non può giungere a una conoscenza completamente oggettiva.Ma questa incapacità è davvero un problema così serio? Non sarebbe forse ben più grave se l'uomo sapesse tutto sul proprio conto? Abbiamo davvero bisogno di una verità che si elevi libera e indipendente sopra le nostre teste? A volte la via è già di per sé una bella meta, soprattutto quando il sentiero è emozionante come quello che, attraverso viottoli tortuosi, ci conduce a noi stessi. «Non abbiamo mai cercato noi stessi - e come dovrebbe un giorno avvenire che trovassimo noi stessi?» Questa era la domanda posta da Nietzsche nella Genealogia della morale. Cerchiamo allora, nei limiti delle nostre possibilità attuali, di trovare noi stessi.