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La collocazione di Marx ai margini estremi della società, il suo rifiuto di un pubblico, ancora realmente esistente, a favore di un uditorio, per il momento soltanto ideale, se, da un lato, spiegano talune sue debolezze, dall'altro, danno conto della lucidità della sua concezione. "Straniero" in una società capitalistica, era in grado di cogliere le crepe dell'imponente edificio celate necessariamente alla maggior parte delle persone integrate. Marx pagò dunque con la solitudine e l'esilio le sue fondamentali idee sui conflitti e sulle contraddizioni della società capitalistica.
La collocazione di Marx ai margini estremi della società, il suo rifiuto di un pubblico, ancora realmente esistente, a favore di un uditorio, per il momento soltanto ideale, se, da un lato, spiegano talune sue debolezze, dall'altro, danno conto della lucidità della sua concezione. "Straniero" in una società capitalistica, era in grado di cogliere le crepe dell'imponente edificio celate necessariamente alla maggior parte delle persone integrate. Marx pagò dunque con la solitudine e l'esilio le sue fondamentali idee sui conflitti e sulle contraddizioni della società capitalistica.
Marx trovò nella propria condizione esistenziale la chiave per comprendere il più complesso modo di essere e di procedere della società nel sistema capitalistico. La sua angoscia si riflette nel Capitale come l'angoscia dell'umanità sotto il peso dell'industrialismo; soltanto uno spirito tanto esulcerato, tanto a disagio nel mondo, avrebbe potuto ravvisare e analizzare le cause della gigantesca mutilazione dell'umanità, dei violenti contrasti, degli imprevisti rivolgimenti cui quell'era dei grandi profitti era condannata”.