Occorre ribadire la necessità della fondazione di una psichiatria interdisciplinare, di una scienza profondamente rinnovata nelle sue fondamenta, negli strumenti teorici e nella pratica che potrebbe nascere solo dalla confluenza della neurobiologia, della psicologia e psicopatologia dinamica, della filosofia e delle scienze umane e sociali,. Non cè molto da illudersi riguardo alla possibilità che il progetto si realizzi, data la forza della corporazione psichiatrica e della nascente corporazione psicoterapeutica che si vanno suddividendo le aree di intervento (la grande psichiatria alla prima, la piccola psichiatria alla seconda) e mirano entrambe alla psichiatrizzazione della società. Ciononostante un salto di qualità culturale è imposto dai fatti. Vantare da parte delluna e dellaltra eclatanti successi, tentare di influenzare lopinione pubblica e i mass-media esibendo adepti e fans, corroborare lorganizzazione corporativa nellintento di influenzare il potere politico non valgono a minimizzare un dato di realtà. Della popolazione di pazienti, che è in continua crescita, poco più di un quarto ricava vantaggio dai trattamenti siano essi farmacologici o psicoterapeutici. Il bilancio è sconfortante ma ricava la sua ragione dessere dal difetto di qualunque progetto di prevenzione e dallottica riduttiva, sia pure per diversi motivi, con cui le esperienze di disagio psichico vengono affrontate nella pratica corrente. Tale ottica non è la conseguenza dello stato insufficiente delle conoscenze riguardo ai fenomeni psicopatologici bensì della preparazione generalmente inadeguata e lacunosa degli psichiatri e degli psicoterapeuti. Ciò dipende dallorganizzazione dei corsi di studi e dei corsi di specializzazione che, nel loro impianto teorico-pratico, sono del tutto carenti in rapporto alloggetto in questione.
Lorganicismo e lo psicologismo sono un letto di Procuste per la psicopatologia e la pratica terapeutica che devono confrontarsi con una realtà sovradeterminata dalla storia e dalle tradizioni culturali, dallorganizzazione sociale, dai codici normativi, dai limiti della coscienza umana, dalle trappole emozionali e cognitive inconsce, dalla gabbia delle mentalità, dalla casualità genetica, dallinterazione tra corredo genetico e ambiente, dalla dialettica dei bisogni intrinseci, dalle dinamiche psichiche. Lestensione interdisciplinare della nuova scienza del disagio psichico dovrebbe tenere conto di tutte queste variabili.
La nuova facoltà, per la quale sarebbe proponibile il nome di Dipartimento integrato di Scienze della salute mentale e del disagio psichico, potrebbe articolarsi nel modo seguente:
I° anno
Biologia
Anatomia umana
Chimica inorganica e organica
Antropologia culturale
Psicologia generale I
Sociologia I
Filosofia tematica I
II° anno
Neuroanatomia
Fisiologia umana
Biochimica
Psicologia generale II
Sociologia II
Filosofia tematica II
III° anno
Patologia generale
Farmacologia
Genetica
Psicopatologia I
Psichiatria clinica I
Psicologia clinica I
Sociologia III
IV° anno
Fisiopatologia
Neurobiologia I
Psicologia delletà evolutiva
Psicologia sociale
Psicopatologia II
Psichiatria clinica II
Psicologia clinica II
V° anno
Patologia medica e chirurgica I
Psichiatria sociale
Neuropsichiatria infantile
Tecniche terapeutiche in psichiatria I
Psichiatria clinica III
Psicologia clinica III
VI° anno
Patologia medica e chirurgica II
Faramacoterapia medica
Psicofarmacologia
Psichiatria interculturale
Sociologia, psicodinamica e patologia del sistema familiare
La prevenzione psichiatrica I
Tecniche terapeutiche in psichiatria II
VII° anno
Patologia medica e chirurgica III
Diagnostica di laboratorio e strumentale
Psichiatria adolescenziale e giovanile
Psichiatria della terza età
Psichiatria e devianza sociale
La prevenzione psichiatrica II
Tecniche terapeutiche in psichiatria III
Il corso dovrebbe essere integrato da un certo numero di esami complementari tra i quali:
Storia della psicoanalisi
Teorie psicoanalitiche
Cognitivismo
Teorie della personalità
Medicina psicosomatica
Criminologia
Sessuologia
Psicodiagnostica
Epistemologia
Linguistica
Semiotica
Statistica
Teoria dei sistemi complessi
Storia contemporanea
Tradizioni culturali e visioni del mondo
Storia della filosofia contemporanea
Storia della psichiatria
Informatica medica
Epidemiologia
Metodologia della ricerca scientifica e sociale
Bioetica
Psichiatria e Cinema
Psichiatria e Letteratura
Psichiatria e filosofia
Psicopatologia e arte
Economia sanitaria
Diritto alla salute
La bozza progettuale richiede appena qualche commento. La durata di 7 anni e il numero di esami appaiono proibitivi. Ma cè da considerare che il corso di studi, integrato dai tirocini, porterebbe a conseguire il titolo di Dottore in Scienze della salute mentale e del disagio psichico, che implicherebbe anche un'adeguata formazione psicoterapeutica. Tale titolo si consegue attualmente, frequentando Medicina, con almeno 10 anni di studio (6 di facoltà, 4 di specializzazione integrata da un trainig psicoterapeutico che, peraltro, è facoltativo). Frequentando la facoltà di Psicologia si diventa semplicemente psicoterapeuti dopo 9 anni (5 di facoltà, 4 di training). In entrambi i casi la preparazione, salvo rare eccezioni, è lacunosa e insufficiente.
Il progetto è indubbiamente impegnativo: per il ministero della Pubblica Istruzione anzitutto che dovrebbe sormontare non poche resistenze a livello accademico, e per gli studenti. La necessità di una seria formazione medica può essere contestata. Ma, fermo restando che, allo stato attuale delle conoscenze, insistere a considerare la psichiatria una branca della medicina appare ridicolo, è fuor di dubbio che i rapporti tra soma, cervello e mente richiedono una profonda preparazione biologica. Si potrebbe contestare anche il carattere interdisciplinare della facoltà in riferimento al fatto che il suo ordinamento postula candidati dotati di una straordinaria versatilità. Ma la versatilità è richiesta dalloggetto in questione, ed è ora che, nellambito psichiatrico, sia la scienza ad adattarsi al suo oggetto diversamente da quanto è accaduto dagli albori della Psichiatria ad oggi.
La facoltà sarebbe infine in linea con lo spirito della legge 180, e non da ultimo con il modello multidimensionale proposto dalla neopsichiatria. Essa però, anzichè limitarsi al flatus vocis, lo prenderebbe sul serio.