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Benjamin Disraeli, I conte di Beaconsfield (Londra, 21
dicembre 1804 – Londra, 19 aprile 1881), è stato un politico
e scrittore britannico.
Ha fatto parte del Partito Conservatore ed è stato Primo
Ministro del Regno Unito due volte: dal 27 febbraio al 3 dicembre
1868 e dal 20 febbraio 1874 al 23 aprile 1880.
Pur distinguendosi per essere uno dei principali protezionisti del
partito conservatore dopo il 1844, le relazioni di Disraeli con
altre importanti figure del suo partito, in particolare con lord
Derby, furono il frutto particolare che lo portò a tanta
fama. Dal 1852, inoltre, la carriera di Disraeli venne
contraddistinta dalla sua marcata rivalità con William Ewart
Gladstone per la guida del Partito Liberale. In questa faida,
Disraeli venne supportato dalla sua grande amicizia con la regina
Vittoria. Nel 1876 Disraeli venne elevato al rango di conte di
Beaconsfield dopo quarant'anni di onorato servizio alla Camera dei
Comuni.
Prima e durante la sua carriera politica, Disraeli era ben
conosciuto per essere una figura sociale e letteraria di fama anche
se generalmente le sue novelle non sono riconosciute come una grande
opera del periodo vittoriano. Egli scrisse prevalentemente romanzi
dei quali "Sybil" e "Vivian Grey" sono ancora oggi i più
conosciuti.
Biografia
I primi anni
I biografi di Disraeli vogliono la sua famiglia di origini italiane,
da ebrei sefarditi, mentre egli si proclamava di discendenza
portoghese, situando i suoi antenati a prima dell'espulsione degli
ebrei dalla Spagna nel 1492 (dopo tale episodio gli ebrei emigrati
si divisero in due gruppi, uno che giunse in Italia e l'altro che si
diresse verso i Paesi Bassi e poi in Inghilterra). Gli storici
moderni tendono a vederlo essenzialmente come un marrano nel senso
spagnolo del termine.
Egli era il figlio secondogenito ma il primo sopravvissuto degli
eredi di Isaac D'Israeli, critico letterario e storico, e di sua
moglie Maria Basevi. Benjamin cambiò il proprio cognome in
Disraeli negli anni '20 dell'Ottocento. Tra i suoi fratelli e
sorelle citiamo Sarah (1802–1859), Naphtali (1807), Ralph
(1809–1898) e James (1813–1868). Benjamin nei primi anni
frequentò una piccola scuola, la "Reverend John Potticary's
school" di Blackheath. Suo padre fece battezzare il figlio Benjamin
nel luglio del 1817 dopo una disputa con la loro sinagoga. Dal 1817
Benjamin frequentò la scuola a Higham Hill, in Walthamstow,
sotto Eliezer Cogan. I suoi fratelli minori, invece, frequentarono
il Winchester College.
Il padre lo aveva destinato ad intraprendere la carriera legislativa
e Benjamin venne associato alla studio di un avvocato dal 1821. Nel
1824, Disraeli andò in tour nel Belgio e nella Valle del Reno
con suo padre e successivamente scrisse che fu proprio navigando sul
Reno che egli maturò la decisione di abbandonare la carriera
della legge: "Lo decisi discendendo quelle magiche acque che non
sarei stato un avvocato."[9] Egli visitò nell'area le
città di Oppenheim e Spira, luoghi entrambi ove si trovavano
grandi comunità ebraiche. Tornato in patria venne coinvolto
in affari col finanziere J. D. Powles il quale lo coinvolse nello
sfruttamento minerario dei giacimenti del sud America e per il quale
scrisse numerosi pamphlets pubblicitari a promozione della
compagnia.[10]
Quello stesso anno le attività finanziarie intraprese da
Disraeli lo portarono in contatto col pubblicista John Murray,
anch'egli coinvolto nel mercato minerario sudamericano. I due si
accordarono per fondare un giornale, The Representative,
intenzionati a promuovere non solo le imprese minerarie ma anche i
politici che le supportavano come ad esempio George Canning. Il
giornale si dimostrò un fallimento e questo fatto
rovinò sia Powles che Disraeli.
Prima di entrare in parlamento, Disraeli ebbe relazioni con diverse
donne tra le quali Henrietta, lady Sykes (moglie di Sir Francis
Sykes, III baronetto), la quale gli fu modello per il romanzo
Henrietta Temple. Fu Henrietta del resto a presentare Disraeli a
Lord Lyndhurst, con la quale successivamente ella ebbe anche una
relazione. Come il biografo Blake osservò: "Le vere relazioni
tra i tre non possono essere determinate con certezza anche se
è innegabile che l'atto favorì di molto Disraeli
assieme ad altri episodi."
Nel 1839 egli decise di "mettere la testa a posto" sposando Mary
Anne Lewis, ricca vedova del politico Wyndham Lewis, collega di
Disraeli a Maidstone. Mary Lewis aveva 12 anni in più di
Benjamin e la loro unione venne vista come basata essenzialmente sul
fattore finanziario, ma fu invece molto felice.
La carriera letteraria
Disraeli si dedicò quindi alla letteratura dopo il disastro
finanziario delle miniere sudamericane. Motivato in parte dal suo
disperato bisogno di denaro, egli scrisse la sua prima novella,
Vivian Grey, nel 1826. I biografi di Disraeli sono concordi nel
ritenere che Vivian Grey sia di fatti una riproposizione in chiave
romanzata di quanto accadde col The Representative, e lo scritto
diede prova di divenire molto popolare anche se causò non
pochi problemi ai Tory quando l'identità dell'inizialmente
anonimo scrittore venne scoperta, perché prevalentemente il
libro caricaturava la figura di John Murray.
Dopo aver scritto Vindication of the English Constitution,[15] e
molti pamphlets politici, Disraeli scrisse una serie di novelle tra
le quali citiamo The Young Duke (1831), Contarini Fleming (1832),
Alroy (1833), Venetia e Henrietta Temple (1837). Durante quello
stesso periodo egli scrisse anche The Revolutionary Epick e tre
burlesques: Ixion, The Infernal Marriage e Popanilla. Di tutte
queste novelle solo Henrietta Temple fu un vero successo.[16]
Durante gli anni '40 dell'Ottocento Disraeli scrisse tre novelle
politiche conosciute col nome de "the Trilogy"–Sybil, Coningsby e
Tancred.
Malgrado il suo successo, le relazioni di Disraeli con altri
scrittori del suo tempo furono pressoché nulle. La scrittura
di Disraeli piaceva ai lettori essenzialmente perché
originale e con frasi brillanti che rimanevano nella memoria, con
tocchi di stravaganza ed effettistica."
Al parlamento
Disraeli aveva considerato di intraprendere la carriera politica
già dagli anni '30 dell'Ottocento, prima di partire alla
volta del Mediterraneo. Il suo primo contatto col mondo politico, ad
ogni modo, non avvenne che sino al 1832 durante la grande crisi
scoppiata a seguito del Reform Bill, alla quale egli
contribuì con un pamphlet anti-Whig edito da John Wilson
Croker e pubblicato da Murray dal titolo Inghilterra e Francia
ovvero una cura per la Gallomania ministeriale. Lo spirito politico
di Disraeli in quel suo primo periodo era influenzato sia dalla sua
indole rivoluzionaria sia dal suo desiderio di lasciare il segno in
materia di politica. Sui partiti esistenti così egli si
esprimeva: "il toryismo è ormai superato e non posso
accondiscendere nell'essere uno Whig." Pertanto egli si
presentò nelle file dei Radicali e tentò la prima
scalata alle elezioni nel 1837 con i Tories nella circoscrizione di
Maidstone.
Pur essendo un Conservatore, Disraeli aveva simpatie per il Cartismo
ed era favorevole ad un'alleanza tra aristocrazia terriera e classe
lavoratrice contro il crescente potere dei mercanti e dei nuovi
industriali della borghesia. Egli si decise quindi a supportare la
nascita della Giovane Inghilterra nel 1842, un gruppo con lo scopo
di promuovere la visione secondo la quale i landlords dovevano usare
il loro potere per proteggere i poveri dalle prevaricazioni degli
uomini d'affari della media classe. Durante i vent'anni trascorsi
tra le Corn Laws ed il Second Reform Bill, Disraeli cercò
un'alleanza tra Tory e Radicali.
La protezione
Il primo ministro Sir Robert Peel vinse le elezioni e lentamente
Disraeli divenne uno dei suoi più acerrimi critici, spesso
mantenendo posizioni deliberatamente contrarie a quello che era il
suo capo nominale. Il più noto di questi casi d'opposizione
fu il Maynooth grant del 1845 e la ripresa della questione sulle
Corn Laws nel 1846. La fine del 1845 ed i primi mesi del 1846
vennero dominati dalla battaglia in parlamento tra i "free traders"
ed i protezionisti proprio sulla questione delle Corn Laws. Una
parte dei conservatori, i radicali e gli whigs formarono un'alleanza
a favore dei free traders ed a questo punto il partito conservatore
si divise: i Peeliti si posero contro gli Whigs e venne formata una
nuova fazione protezionista dei conservatori guidata da Disraeli,
Bentinck e Lord Stanley (po Lord Derby). Il contesto generale di
discussione era anche la questione della carestia in Irlanda alla
quale Peel era intenzionato a rimediare con l'importazione di grano.
Il termine "corn", infatti, non si riferiva al mais americano quanto
piuttosto al grano prodotto in Inghilterra che era alla base della
produzione del pane, alimento essenziale per la sopravvivenza della
popolazione. Le Corn Laws imponevano quindi una tassa d'importazione
del grano inglese verso l'Irlanda che, se abolita, sarebbe venuta
incontro alle esigenze della popolazione irlandese ma avrebbe
impoverito i landlords inglesi. Peel immediatamente propose di
abolire tale tassa. Per i conservatori dunque si pose il problema di
quale decisione prendere soprattutto dopo che i politici di maggiore
esperienza in quella falange si erano schierati con Peel per
l'emergenza. Disraeli dunque si trovò naturalmente a capo
della fazione emergente all'interno della compagine politica ed
assunse le redini di leader. Dalla Camera dei Lords, il Duca di
Argyll scrisse che Disraeli "era quasi come un subalterno in una
grande battaglia dove ogni superiore fosse stato ucciso o ferito."
Se la rimanenza del partito conservatore poteva ottenere un consenso
necessario a formare un nuovo governo, Disraeli era ora la pedina
vincente in campo. Ad ogni modo egli era a capo di un gruppo di
parlamentari senza esperienza o quasi e molti di questi raramente
aveva intrapreso dei discorsi alla Camera dei Comuni.
Bentinck e la leadership
Nel 1847 avvenne una piccola crisi politica che Bentinck dalla
leadership della fazione ed evidenziò Disraeli. Nelle
elezioni generali di quell'anno, Lionel de Rothschild era divenuto
deputato per la Città di Londra. Sin dall'emancipazione dei
cattolici, ai membri del parlamento veniva richiesto di giurare "una
vera fede di cristiano". Rothschild, segretamente ebreo, non poteva
giurare e come tale non era in grado di occupare la propria
posizione. Lord John Russell, il capo degli Whigs che era succeduto
a Peel alla carica di primo ministro e come Rothschild membro del
parlamento per la Città di Londra, introdusse il Jewish
Disabilities Bill per cercare di permettere anche agli ebrei di
entrare in parlamento.
Disraeli si dichiarò favorevole a quest'idea aggiungendo
inoltre che la cristianità era un "giudaismo completato",
apostrofando la camera dei comuni con la famosa frase: "Dov'è
il vostro cristianesimo se non credete nel giudaismo?". Famosa fu
anche la sua tesi (espressa nel Tancred) secondo la quale il
giudaismo avrebbe favorito la nascita del cristianesimo con
l'uccisione di Gesù Cristo. Ad ogni modo il discorso di
Disraeli venne mal recepito dalla sua parte politica quando gran
parte degli anglicani erano sfavorevoli al decreto. Samuel
Wilberforce, vescovo di Oxford e amico di Disraeli, si espresse
duramente contro la riforma accusando lord Russell di voler
introdurre gli ebrei in parlamento di modo da garantirsi il loro
supporto alle elezioni. Bentinck, che era il leader dei conservatori
alla Camera dei Comuni, decise di affiancare Disraeli nel voto
favorevole al decreto inneggiando alla tolleranza religiosa ed alla
laicità dello stato.
Nel dibattito che ne seguì, Bentinck rassegnò le
proprie dimissioni dalla guida del partito ed ebbe dei contrasti
anche con lord Stanley (leader alla Camera dei Lords), il quale era
contrario al decreto e giudicava blasfeme le parole di Disraeli.
Bentinck venne succeduto da Lord Granby. Nel frattempo, Disraeli si
avvicinò molto a Bentinck col quale reperì i
finanziamenti necessari ad acquistare la bella residenza di campagna
di Hughenden Manor, nel Buckinghamshire, presupposto essenziale
all'epoca per poter essere considerato un conservatore. Disraeli e
la moglie si alternarono tra Hughenden e le molte case di loro
proprietà in Londra.
Dopo nemmeno un mese Granby diede le proprie dimissioni dalla guida
della Camera dei Comuni sentendosi inadeguato a ricoprire
quell'incarico e non venne rimpiazzato per la durata della sessione
parlamentare. All'inizio della nuova sessione, la politica venne
gestita dal triumvirato Granby-Disraeli-Harries che fu indicativo
delle tensioni tra Disraeli ed il resto del suo partito. Questo
confuso arrangiamento politico si concluse con le dimissioni di
Granby nel 1851 e la sempre maggiore luce data alla figura di
Disraeli.
Gli incarichi politici
Il primo governo Derby
La prima opportunità per i tories protezionisti sotto la
guida di Disraeli e Stanley di ottenere il governo avvenne nel 1851
quando il primo governo di Lord John Russell venne sconfitto alla
Camera dei Comuni sulla questione dell'Ecclesiastical Titles Act
1851. Disraeli sarebbe divenuto Home Secretary mentre Stanley
sarebbe divenuto primo ministro. Tra gli altri possibili ministri si
includevano Sir Robert Inglis, Henry Goulburn, John Charles Herries
e Lord Ellenborough. I peeliti, ad ogni moo, si rifiutarono di
prestare servizio nel governo di lord Stanley o con Disraeli per la
questione dei "free traders" ancora bruciante e pertanto
fallì l'idea di creare un governo puramente protezionista.
Russell riprese il suo incarico di primo ministro, ma nuovamente
diede le proprie dimissioni nel 1852 quando una combinazione di
protezionisti e Lord Palmerston lo sconfissero sul Militia Bill.
Questa volta Lord Derby ottenne lincarico e con generale sorpresa
nominò Disraeli Cancelliere dello Scacchiere.
Tra le proprietà di Disraeli nel suo nuovo compito vi era la
produzione di un rendiconto statale per l'anno fiscale venturo.
Disraeli propose di ridurre le tasse sulla malta e sul té
(tasse indirette); progettò invece di aumentare le tasse
sulla casa. Egli propose invece la controversa tassa diretta in base
al reddito.
Come già notato, Disraeli si era opposto nel giugno del 1846
alla cancellazione delle Corn Laws, ma il passaggio del decreto
aveva impoverito i contadini e i proprietari terrieri inglesi e
aveva fatto decadere il prezzo generale del pane e del grano.
Disraeli pensò a questo punto di alleviare gli svantaggi
economici dei coltivatori abbuonando loro alcune tasse che sarebbero
state aumentate a tutti i non agricoltori. Il budget venne visto da
molti Whigs come una "ricompensa per i landlords" con un tocco di
vendetta per il passaggio della legge.
Disraeli venne quindi criticato per aver mischiato i molti fattori
coinvolti nella vicenda e la sua proposta ulteriore di estendere le
tasse in Irlanda gli procurò altri nemici. Questo fatto,
combinato assieme all'inesperienza generale del governo e di
Disraeli, portò ad un fallimento del piano finanziario ed
alla consequenziale caduta del governo il 17 dicembre 1852.
All'opposizione
Con la caduta del governo, Disraeli e i conservatori tornarono
all'opposizione. Il successore di lord Derby alla carica di primo
ministro fu il peelita Lord Aberdeen, il cui ministero venne
composto da peeliti e whigs. Disraeli stesso venne succeduto nei
suoi incarichi di cancelliere da Gladstone.
Il secondo governo Derby
Il primo governo di Lord Palmerston collassò nel 1858 dopo
l'affare Orsini e lord Derby riprese il controllo della situazione
come capo di una sola e pura amministrazione conservatrice. Disraeli
rimase a capo della Camera dei Comuni e ritornò al ruolo di
Cancelliere dello Scacchiere. Una delle prime azioni del nuovo
governo fu quella di decretare delle misure per riorganizzare il
governo dell'India dopo le rivolte che avevano dimostrato
l'inadeguatezza del controllo da parte della Compagnia delle Indie
Orientali Britanniche ed aveva acconsentito al passaggio del governo
diretto dell'area alla Corona britannica. Il primo tentativo di
legislazione venne portato avanti dal President of the Board of
Control, Lord Ellenborough, il quale in precedenza era già
stato Governatore generale dell'India (1841–44). Il decreto, ad ogni
modo, dovette essere rivisto in più punti per le critiche
ricevute e poco dopo lord Ellenborough venne forzato a dimettersi
per lasciare spazio alle idee del nuovo governatore, Lord Canning.
Trovandosi mancanti di un incarico, Disraeli e lord Derby tentarono
nuovamente di coinvolgere Gladstone nel governo. Disraeli scrisse
una lettera personale a Gladstone pregandolo di mettere il bene del
partito dinnanzi alla sua personale animosità: "Ogni uomo
vive il proprio incarico e c'è un Potere più grande di
tutti noi che dispone tutto ciò..." In risposta a Disraeli,
Gladstone rifiutò l'offerta rimarcando ancora il
perché dei suoi rifiuti anche precedenti.
Con il rifiuto di Gladstone, lord Derby e Disraeli guardarono
altrove e la scelta ricadde su Edward Bulwer-Lytton, il quale
divenne Segretario di Stato per le Colonie; il figlio di lord Derby,
Lord Stanley, succedette a Ellenborough alla guida della Board of
Control. Stanley, con l'assistenza di Disraeli, propose e
guidò l'India Act col quale il subcontinente sarebbe stato
governato per i successivi sessant'anni. La Compagnia delle Indie
Orientali ed il suo governatore generale vennero rimpiazzati con un
viceré e un consiglio locale, mentre il ruolo di presidente
della Board of Control venne abolito e sostituito con il Segretario
di Stato per l'India.
Il 1867 Reform Bill
Dopo la sconfitta del Liberal Reform Bill introdotto da Gladstone
nel 1866,[43] Disraeli e Derby introdussero delle loro misure nel
1867. Questo atto era innanzitutto una strategia politica atta a
dare al partito conservatore il controllo del processo della riforma
e i benefici a lungo termine della Camera dei Comuni. Si
pensò quindi che se i conservatori fossero stato in grado di
assicurare questo decreto legislativo, l'elettorato sarebbe stato
rinfrancato ed avrebbe potuto rivolgersi più favorevolmente
verso i tories alle elezioni successive. Il Reform Act 1867 estese
il diritto di voto a tutti i capifamiglia maschi, eliminando nel
contempo i sobborghi cittadini con meno di 10.000 abitanti e
garantendo quindici nuovi seggi elettorali dei quali le
rappresentanze maggiori furono Liverpool e Manchester. Questo atto
ad ogni modo fu impopolare anche tra i conservatori più
estremi come Lord Cranborne (poi marchese di Salisbury), il quale
decise di dimettersi in protesta al passaggio del decreto.
Il primo governo da primo ministro
La salute di lord Derby intanto andava peggiorando ed egli si dimise
da primo ministro nel febbraio del 1868 per poi sopravvivere appena
altri venti mesi. Non vi erano ormai dubbi che Disraeli gli sarebbe
succeduto come leader del partito conservatore e poi come primo
ministro.
Ad ogni modo i conservatori continuavano ad essere in minoranza alla
Camera dei Comuni e il passaggio del Reform Bill aveva richiesto
nuove elezioni. L'incarico di Disraeli come primo ministro fu
sostanzialmente breve anche se i conservatori riuscirono a vincere
le elezioni generali. Egli fece due cambi essenziali nel gabinetto
di governo: rimpiazzò Lord Chelmsford al ruolo di Lord
Cancelliere con Lord Cairns, e pose George Ward Hunt al ruolo di
Cancelliere dello Scacchiere. Disraeli e Chelmsford non erano mai
andati particolarmente d'accordo e nella visione di Disraeli, Cairns
era un ministro molto più adatto.
La prima premiership di Disraeli fu dominata dal dibattito sulla
Chiesa d'Irlanda. Anche se l'Irlanda era in maggioranza cattolica
romana, la chiesa protestante rimaneva la religione di stato e
pretendeva delle tasse proprie sul territorio. Inizialmente Disraeli
tentò di negoziare con il cardinale Henry Edward Manning per
la fondazione dell'Università cattolica di Dublino ma
Gladstone si schierò per la creazione di una chiesa
d'Irlanda. La proposta divise il partito conservatore e si
riunì nel partito liberale alla guida di Gladstone. Mentre il
governo di Disraeli sopravvisse sino alle elezioni generali del
dicembre 1868, l'iniziativa era passata ai liberali che tornarono al
potere con una maggioranza di 170 seggi.
Il secondo governo da primo ministro
Dopo sei anni all'opposizione, Disraeli ed il partito conservatore
vinsero le elezioni del 1874 dando al partito la prima assoluta
maggioranza alla Camera dei Comuni dagli anni '40 dell'Ottocento.
Sotto la stewardship di R. A. Cross, Home Secretary, il governo
Disraeli introdusse varie riforme tra cui quella denominata
Artisan's and Labourers' Dwellings Improvement Act 1875, il Public
Health Act 1875, il Sale of Food and Drugs Act (1875) e l'Education
Act (1876). Il suo governo introdusse inoltre un nuovo Factory Act
per la protezione dei lavoratori, il Conspiracy and Protection of
Property Act 1875 e l'Employers and Workmen Act (1875) per
permettere ai lavoratori di stendere contratti sempre legali a norma
di legge. Come risultato di questa politica sociale il deputato
laburista Alexander Macdonald: "Il partito conservatore si è
occupato della classe lavoratrice di più in questi cinque
anni di quanto non abbia fatto il partito liberale in
cinquant'anni."
L'imperialismo
Disraeli coltivò un'immagine pubblica di sé stesso
come imperialista e riuscì a far assegnare alla regina il
titolo di "Imperatrice d'India".
Disraeli fu, secondo certe interpretazioni, un sostenitore
dell'espansionismo e della volontà di preservare l'Impero
britannico nel Medioriente e nell'Asia centrale. Malgrado le
obienzioni del suo gabinetto di governo e senza il consenso del
parlamento, egli ottenne con l'appoggio di Lionel de Rothschild il
44% delle azioni della compagnia del Canale di Suez.
Disraeli e Gladstone si scontrarono sulla politica inglese nei
Balcani. Disraeli vide la situazione come una materia di interesse
strategico ed imperialista, attenendosi alla politica di lord
Palmerston nel supporto all'Impero Ottomano contro l'espansione
russa in Crimea. Secondo il biografo Blake, Disraeli credeva che la
Gran Bretagna avesse il dovere morale di aiutare le altre nazioni
nella loro emancipazione in virtù della sua lunga tradizione
costituzionale. Gladstone, ad ogni modo, vide l'atto anche in
termini morali con molti cristiani bulgari massacrati dai turchi e
pertanto tale azione si sarebbe dimostrata immorale per chiunque.
Disraeli inoltre introdusse il Royal Titles Act 1876 col quale la
regina Vittoria ottenne il titolo di Imperatrice d'India, ponendola
quindi allo stesso livello dello zar russo. Nella sua corrispondenza
privata con la regina, egli propose di "ripulire l'Asia centrale dai
moscoviti e spostarli verso il Mar Caspio". Per contenere
l'influenza russa, egli lanciò l'invasione dell'Afghanistan e
siglò la Convenzione di Cipro con la Turchia con la quale
l'isola strategica veniva posta sotto il controllo della Gran
Bretagna.
Disraeli guadagnò un altro successo diplomatico nel Congresso
di Berlino del 1878 nel quale impedì alla Bulgaria di
ottenere una propria indipendenza piena, limitando la crescente
influenza della Russia nei Balcani e rompendo la Lega dei Tre
Imperatori. Ad ogni modo, le difficoltà in Sud Africa e in
Afghanistan, indebolirono notevolmente il suo governo e portarono
alla sconfitta della fazione alle elezioni del 1880.
Gli ultimi anni e la morte
Disraeli venne elevato alla Camera dei Lords nel 1876 quando la
regina Vittoria lo creò Conte di Beaconsfield e Visconte
Hughenden.[54]
Alle elezioni del 1880 i conservatori di Disraeli vennero sconfitti
dai liberali di Gladstone in gran parte per via del decorso della
Seconda guerra anglo-afgana. Disraeli morì nell'aprile del
1881.[55]
Egli venne sepolto nella cappella della St Michael's Church presso
Hughenden Manor con un memoriale fatto erigere in suo onore dalla
stessa regina Vittoria. Esecutore testamentario delle sue
volontà fu il suo segretario privato, Lord Rowton.[56]
Disraeli dispone anche di un memoriale nell'Abbazia di Westminster
ed una sua statua troneggia anche nella piazza del mercato di
Ormskirk.