Seduzione, teoria della

(ingl. theory of seduction-, ted. Verführungstheorie-, fr. théorie de la séduction)

Teoria elaborata da S. Freud tra il 1895 e il 1897 secondo cui alla base del; le nevrosi ci sarebbe il ricordo di scene reali di seduzione subite nell'infanzia in un periodo in cui il bambino, incapace di emozioni sessuali, è nell'impossibilità di integrarne l'esperienza. In un secondo momento, quando, per alcuni tratti associativi, un ricordo si lega alla scena seduttiva, si produce un afflusso di eccitazione endogena da cui il soggetto si difende con la rimozione del ricordo. Questo meccanismo sarebbe alla base sia delle nevrosi ossessive sia dell'isteria. In una lettera del 21 settembre 1897, Freud confessa a W. Fliess di aver abbandonato questa teoria: «Voglio subito confidarti il grande segreto che ha cominciato lentamente a chiarirsi in me negli ultimi mesi. Non credo più ai miei neurotica» (1892-1897, p. 297). A partire da quella data Freud ritiene che la scena di seduzione non appartenga necessariamente a un fatto realmente accaduto, ma esprima il più delle volte una ricostruzione fantasmati- ca che serve al soggetto a dissimulare l'attività autoerotica dei primi anni dell'infanzia.