Identificazione |
(ingl. identification; ted. Identifizierung; fr. identification) Termine psicoanalitico che designa il processo con cui un soggetto assimila uno o più tratti di un altro individuo modellandosi su di esso. 1. A parere di S. Freud la personalità di ognuno si costituisce e si differenzia attraverso una serie successiva di identificazioni che possono essere: a) eteropatiche o centripete quando il soggetto prende a prestito la sua identità da qualcun altro; b) idiopatiche o centrifughe quando il soggetto identifica l'altro con la propria persona; c) reciproche quando i due movimenti coesistono con fusione della propria identità con quella degli altri. L'identificazione reciproca è la base per la formazione del «noi». Freud distingue inoltre un'identificazione primaria in cui l'individuo deve ancora distinguere la sua identità da quella degli oggetti, e ancora deve acquistar senso la distinzione Io e Tu. E questa l'identificazione che caratterizza la prima infanzia e in particolare la relazione con la madre che il bambino inizialmente non avverte come altro da sé. L'identificazione secondaria è invece successiva alla distinzione Io e Tu, ed è l'identificazione propriamente detta che svolge sostanzialmente due funzioni: a) come identificazione con le figure dei genitori, per cui le istanze psichiche si differenziano dall'originario Es e si strutturano nel complesso edipico in modo da dar forma alla propria soggettività; b) come meccanismo di difesa, in quanto l'identificazione riduce la distanza tra sé e l'oggetto, consentendo la negazione delle esperienze di separazione da esso. Questo meccanismo è in azione, ad esempio, nelle esperienze di -»• lutto dove l'oggetto perduto, attraverso l'identificazione, può continuare a vivere nel proprio Io. 2. A queste forme di identificazione A. Freud ha aggiunto l'identificazione con l'aggressore dove il soggetto assume la stessa funzione aggressiva, ne imita i tratti e ne adotta le espressioni di potenza che lo caratterizzano. Questa identificazione è uno stadio preliminare alla formazione del Super- io, in un'epoca in cui l'aggressione è ancora percepita come esterna e non ancora interiorizzata sotto forma di autocritica. 3. M. Klein ha introdotto il concetto di identificazione proiettiva a proposito del fantasma che immagina di introdurre la propria persona o parti scisse di sé all'interno del corpo materno, onde poterlo possedere, controllare e al limite danneggiare. La scuola kleiniana ha poi elaborato il rovescio di questo meccanismo, introducendo il concetto di identificazione introiettiva per il fantasma che immagina che una persona o un oggetto sia dentro di sé o parte di sé. 4. J. Lacan parla di identificazione simbolica a due livelli: a) con l'immagine rinviata dallo specchio (-► lacaniana, teoria, § 5), la cui assunzione costituirà la base per la costruzione dell'immagine unitaria del proprio corpo e la genesi dell'Io; b) col desiderio dell'-► Altro (§ 1) che consente il passaggio dal piano dell'immaginario al piano del simbolico. 5. Si parla infine di identificazione multipla quando gli oggetti o i modelli con cui ci si identifica sono contemporaneamente più di uno. Gli effetti di questo tipo di identificazione sono osservabili nelle crisi isteriche in cui il soggetto recita contemporaneamente o in successione la parte delle varie persone con cui si è identificato, fino a giungere a rappresentare un vero e proprio dramma. 6. Mutuando il termine dalla psicoanalisi, anche la psicologia parla di identificazione in tre accezioni: a) come normale processo di acquisizione di un ruolo sociale, assumendo i tratti del comportamento degli adulti nell'infanzia, e delle persone che si ammirano nell'età adulta; b) come strumento per accrescere la propria autostima comportandosi come se si fosse la persona con cui ci si identifica; c) come identificazione di -► gruppo (§ II, 1) sulla base di ideali e interessi comuni. L'identificazione è considerata dalla psicologia come una forma di apprendimento attraverso l'esperienza altrui, contrapposta all'apprendimento per -* prova ed errore che si effettua su base personale. La scelta dei modelli con cui ci si identifica avviene su persone che sembrano riuscire a soddisfare meglio le loro necessità e le loro aspirazioni. |