Anale |
(ingl. anal; ted. anal; fr. anal) Aggettivo impiegato in ambito psicoanalitico in riferimento a una zona del corpo, a una fase dello sviluppo della libido, a una forma di erotismo, a un carattere tipologico. 1. Zona anale. Regione anatomica deputata alla defecazione, che S. Freud considera erogena e, come tale, connessa a una fase dello sviluppo della libido e a una forma di erotismo. 2. Fase anale. È la seconda fase dello sviluppo della -► libido (§ 1, b) che si manifesta approssimativamente tra i due e i quattro anni, dopo la -► fase orale e prima di quella-» fallica. In questa fase il bambino raggiunge il controllo del funzionamento bifasico dello sfintere anale che si esprime nell'evacuazione e nella ritenzione delle feci a cui Freud riconosce valenze simboliche che gli consentono di stabilire una corrispondenza tra feci, dono e denaro (-► escrementi). In questa fase incomincia a configurarsi la polarità attività-passività (§ 1) dove l'attività coincide con il sadismo e ha la sua fonte nella muscolatura sfinterica, e la passività coincide con l'erotismo anale, con la sua fonte nella mucosa sfinterica. K. Abraham distingue nella fase anale due stadi: nel primo l'erotismo è legato all'evacuazione e il sadismo alla distruzione dell'oggetto, nel secondo l'erotismo è legato alla ritenzione e il sadismo al controllo possessivo. Il passaggio da uno stadio all'altro costituisce per Abraham un passaggio decisivo verso l'amore oggettuale. Per E.H. Erikson nella fase anale, attraverso le funzioni del rilasciare (Letting go) e del trattenere (Holding on), maturerebbe nel bambino la distinzione tra Sé e non-Sé, tra «mio» e «non-mio». S. Ferenczi, infine, vede nel controllo sfinterico la prima forma di moralità, da lui nominata moralità sfinterica, in cui sono leggibili i precursori del Super-io costituiti dall'introiezione delle proibizioni e delle richieste dei genitori in relazione all'educazione e al controllo degli sfinteri e alle relative norme igieniche. Questa tesi è accolta anche da M. Klein secondo la quale nella qualità del controllo sfinterico sarebbe possibile individuare la maggior o minor rigidità del Super-io. 3. Erotismo anale. Secondo Freud questo aspetto riguarda «i bambini che utilizzano l'eccitabilità erogena della zona anale trattenendo le masse fecali, finché queste, con il loro accumularsi, eccitano violente contrazioni muscolari e nel loro passaggio attraverso l'ano esercitano un forte stimolo sulla mucosa. Si ha qui, accanto alla sensazione dolorosa, quella di voluttà. Uno dei più evidenti segni premonitori di eccentricità o nervosismo in età più matura è che un lattante si rifiuti ostinatamente di vuotare l'intestino quando è messo sul vaso, dunque quando lo vuole la persona che ne ha cura, e riservi perciò al suo capriccio questa funzione. Naturalmente ciò che gli importa non è di sporcare il letto; si preoccupa soltanto di non lasciarsi sfuggire il piacere che accompagna la defecazione [...]. La ritenzione, inizialmente volontaria, delle masse fecali da parte del bambino, allo scopo di utilizzarle per lo stimolo, diremo così masturbatorio, della zona anale, o di adoperarle in relazione alle persone che si prendono cura di lui, è del resto una delle radici dell'occlusione così frequente nei nevropatici. Tutta l'importanza della zona anale si riflette poi nel fatto che sono assai pochi i nevrotici i quali non abbiano le loro particolari usanze e cerimonie scatologiche, da essi avvolte nel massimo segreto» (1905a, p. 495-4%). Rientrano nell'erotismo anale le cosiddette pratiche anali volte a produrre un'eccitazione sessuale che varia da individuo a individuo in base alla diversa sensibilità nervosa e alla differente disposizione psicologica. Dette stimolazioni ricorrono nei giochi sessuali infantili, nei rapporti omosessuali ed eterosessuali e come tecnica di masturbazione (-► erotismo, § 2). 4. Carattere anale. Freud definisce anale il carattere di quelle persone che «sono particolarmente ordinate, parsimoniose e ostinate. Ognuna di queste parole abbraccia propriamente un piccolo gruppo, o una piccola serie, di particolarità di carattere tra loro apparentate. Ordinato comprende tanto la nettezza personale quanto la scrupolosità e l'accuratezza nell'eseguire anche atti di minor conto; l'opposto sarebbe: disordinato, trascurato. La parsimonia; può comparire accentuata fino all'avarizia; l'ostinazione può spingersi fino alla caparbietà, a cui va facilmente congiunta una propensione alla collera e alla vendicatività [...]. Se alla base delle relazioni qui riferite tra erotismo anale e questa triade di attributi del carattere vi è qualche cosa di reale, noi dovremmo trovare elementi accentuati del carattere anale nei soggetti che hanno conservato anche nell'età adulta la proprietà erogena della zona anale, come ad esempio alcuni omosessuali. A meno che io non mi inganni assai, l'esperienza concorda notevolmente con questa conclusione» (1908a, p. 401-405). |