Poesie dal Manicomio


Tra le protagoniste dei gruppi di terapia che ho riportato c'era, fra le altre, Tilde Nuccitelli. I suoi interventi, sempre lucidi anche se non di rado deliranti, restituiscono appena qualcosa della persona. Di umile famiglia, Tilde ebbe la sventura di venire al mondo con un carico di potenzialità fuori dell'ordinario. Le manifestò attraverso un'eccellente carriera scolastica, che, arricchita dalla conoscenza di due lingue straniere, le permise precocemente di diventare  segretaria di un'importante dirigente di una grande azienda privata. Non era certo quello il ruolo adatto a lei. Se non fosse stata costretta dal bisogno, Tilde si sarebbe dedicata allo studio universitario, probabilmente nell'ambito umanistico, forse poi all'insegnamento.

Nel ruolo che la sorte le assegnò portò la fierezza e l'intelligenza di un'anima superiore. Bella di aspetto, curata nell'abbigliamento e nel trucco, trattava alla pari con i Dirigenti, ne contestava spesso le decisioni, quando non le riteneva giuste, li richiamava al dovere di preoccuparsi dei dipendenti.

Non aveva alcun orientamento ideologico, ma i suoi valori la portavano a lottare per la libertà, la giustizia, la parità tra i sessi.

A 26 anni, s'innamorò perdutamente del Capo che, forse, la illuse e si ritirò. Tilde sviluppò un delirio amoroso, che la portò a "perseguitarlo". Per questo, fu ricoverata in Ospedale Psichiatrico, da dove non sarebbe più uscita. Per sua scelta, più che per decisione dei medici. Tra i malati, Tilde si sentiva più a suo agio che tra i sani (che giudicava molto criticamente).

I lunghi anni di degenza non incisero minimamente sulla sua fierezza. In mezzo a malate con il camiciotto e i capelli scarmigliati, Tilde viveva preservando la sua dignità: era sempre curata, truccata, vestita in maniera signorile.

Il portamento era altero. Andava in giro guardando tutti dall'alto in basso, rimproverando le pazienti che si lasciavano andare o si comportavano, ai suoi occhi, da sciocche, pronta però ad aiutarle quando avevano bisogno. Distribuiva generosamente le sigarette, anche a rischio di rimanerne priva.

Fu una collaboratrice bizzarra ma preziosa nel corso del processo di deistituzionalizzazione.

Nel corso delle Assemblee i suoi interventi potevano produrre, di volta in volta, imprevedibilmente, l'armonia o la guerra.

Era ossequiosa con gli Psichiatri, in quanto laureati, ma soleva dire che dell'animo umano gran parte di loro capivano ben poco.

Io mi salvai dalle sue critiche perché divenni il suo Idolo, il suo Amante, il suo Sposo simbolico. La sua riservatezza non la portò mai ad osare di stabilire un rapporto troppo familiare o irrispettoso. Esprimeva il suo Amore mistico lanciandomi un bacio da lontano ogni volta che entravo nel Padiglione, facendo trovare sulla scrivania i fiori freschi, scrivendo delle poesie e sferruzzando maglioni che non  portava mai a termine.

Il dolore lo celava in nome di un'innata dignità, ma nel suo intimo ce n'era fin troppo.

Si era proposta di non sfiorire e di morire sulla cresta dell'onda. L'amore della vita, della bellezza, della giovinezza, del sogno che sopravvive alla prova della realtà la portò un giorno ad affidare il suo corpo che cominciava a sfiorire alle acque limacciose del Tevere. Lo aveva sempre temuto, ma alla fine fu l'unico modo di rimanere fedele a se stessa e di realizzare un vaticinio (Io voio mori' con exploit).

TILDE NUCCITELLI

POESIE

La vita sembra bella

La vita sembra bella

a chi come me la sfiora solo

a chi come me socchiude la porta

e la fa entrare poco alla volta.

Sei bella mi dice

non invecchierai come qui

ma io vedo il solco

sotto i miei occhi farsi profondo

vedo il corpo piegarsi

come per un placido volo.

Gli anni sono tanti

tutti in una volta

li sento nelle mie mani

li stringo forte a me.

La vita non sembra più tanto bella

adesso che il pianto

inonda l'anima stanca.

L'amore é un ricordo.

Addio gioventù vita blu.

La falena

Batti le ali

inventi dei voli

sospiri e muori d'amore per il sole

la luce ti attira

col caldo deliri

torni a picchiare sul vetro invano

non posso aprire

chiuso per te é il cuore del re

tu devi battere il marciapiede

devi darti a tutti

devi splendere una notte

vai dove il tuono rimbomba

dove scende la pioggia

così la tua morte sarà dolorosa

avrai sfuggito il tuo destino

che ti vuole morta sotto un lampione.

Senza titolo

Il viso risente

della risata del tempo.

Mi sfregia il tempo

mi sfregia e non mi lamento.

La bellezza é stata mia

quando ero serena

tornerà sul mio volto

quando col bisturi

mi avrai amata molto.

Il vento mi dice

non ti tocco

ti sfioro soltanto

ecco la tua ruga

la distendo

perché il tuo volto

deve essere bello in eterno.

La vita

Vive la vita

e danza come una cometa

brilla come i suoi occhi

pieni di lagrime.

Vive la vita.

Come una danzatrice esotica

si muove come zeffiro lieve

ti afferra, ti avvolge

col suo manto regale.

Ha la corona la vita

ma qualcuno ti toglierà la corona

allora sarà la fine della vita.

Ha il sapore amaro

quando l'amore é lontano

ma il sapore dolce

quando si é nel letto

con colui che ami da molto.

E' dolce la vita di un bimbo

é serena quella dell'eremita

é sempre bella quando é azzurra

come il mare e i tuoi occhi.

Io sono la vita

ti porto in dono il sapore del sogno.

Senza titolo

Cancellami ti prego

da una vita grama

ti supplico amore

cancella il dolore

cancella questo cuore

perché troppo ti ama

perché non si sazia mai

di baciarti

perché é inutile rivederti

ti rivedo e tutto ritorna

nella mente eterna

la vita passata con te

i bimbi avuti

nella notte della mai vita

fra grata e grata.

Senza titolo

Il mare sale

lungo l'orizzonte

fino a lambire il sole che tramonta.

Il mare scende

Dai monti

bagna coloro che son morti

ingrandisce le speranze

dell'emigrante

le toglie all'amante

che vi trova una pace duratura.

Il mare sale e scende

dal letto enorme

vi é contenuto non si sa come

e ci sta come per incanto

come le stelle stanno

nel manto del cielo turchino.

Il mare si dondola

come un bambino

sulle ginocchia di Dio.

Senza titolo

Vi dissi di non amarmi

ma io vi appartengo, ammalati

come vi appartengono i pini

come sono vostri i passeri e i cani

randagi.

Mostri devo dire

sono nella barca di Ulisse

ch'é una zattera misera

che può essere gettata contro lo scoglio

della pazzia

...........

Adesso vi prego di tornare ad amare

Senza titolo

Eterno aprile

non farmi soffrire

porta il mio cuore a passeggio

Eterno aprile

portami sul pontile

da dove io posso vedere

il mare danzare

da dove io posso vedere

il gabbiano

ma dove i miei sogni

potranno trovare dimora

e le mie parole saranno

cancellate dalle acque salate

che come le mie lacrime

scioglieranno la sabbia

su cui sto scalza

Senza titolo

Le stelle dove sono?

In un ambiente come questo é difficile vederle.

Il ventre della balena si é rigonfiato

Le stelle, il sogno di ogni poeta, vederle, ammirarle

di notte: questo non mi é possibile, non posso

uscire ad ammirarle. Se esco la notte, devo fare

la puttana.

Le stelle non sanno che c'é qualcuno che le ama,

credono di essere sole.

Qui le malate di mente sono come le stelle:

lontane le une dalle altre anni luce, ma sanno

brillare come loro.

Senza titolo

Nell'universo piccolo e al tempo stesso immenso

di un lungodegente é stato spento il sole.

Il sole é la casa natia, col suo pezzetto di terra.

Ricoverarlo, é come metterlo vivo in una tomba.

Il lungodegente non viene preso in considerazione,

non può guarire e basta.

Gli fanno il bagno, lo puliscono, gli danno le medicine.

A cosa serve ciò? A illuderlo, e basta.

Miei signori psichiatri, in quella mente deve tornare

il sole che la scalderà poco per volta.

Il sole é la speranza, la speranza di una vita normale,

di una routine meno fredda e impersonale come stare

seduti a fumare e prendere delle fredde compresse.

Senza titolo

Dio era o no pazzo?

Se ha potuto pensare di fare un uomo con della

creta e poi di fare una donna con una sua costola

come sarebbe stato giudicato oggi?

Copernico (che sosteneva che la terra essendo

rotonda girava intorno al sole e non viceversa)

é stato messo in una cella con una palla al piede

perché ai suoi tempi era considerato pazzo.

I nostri pazzi saranno dai posteri considerati tali?

Qual é la molla che spinge un uomo a

mettersi contro le consuetudini e le leggi?

La molla é la ribellione alle norme vigenti

che ci fa chiedere non ad altri ma solo a noi

stessi la ragione dell'essere, la ragione e

lo scopo di vivere?

Senza titolo

Tu non ti gettare ne Tevere.

Sei un'anima inquieta

ma troverai la meta

troverai l'amore.

Non ti gettare nel Tevere

perché Dio non vuole

perché é male

più che dare per denaro il cuore.

Ma Dio sembra assente

si vede il muro che incombe.

Si vuol morire ad ogni costo.

_________

Io voio mori' con exploit.

Senza titolo

Lo straccivendolo compra

tutto ciò che é stato usato

come me

che ormai porto il peso dell'età

che non ha pietà.

Il letto é ormai freddo

vendi le lenzuola

allo straccivendolo

e vai a dormire sotto la nuda terra.

Ci troverai il verme infelice

che veglia

e tu ritoverai la pace.

Senza titolo

'na fronna nun parla

nun te dice niente

de la pala

perché d'autunno cade

e co' la pala la levi

ma poi ce vo' n'antr'anno p'arifalla

ma a me chi me rifà

io vorrei esse 'na fronna

che armeno aritorna.

Senza titolo

Piange il dolore

lacrime amare

vede svanire il sole

vede svanire il sogno

il dolore serpeggia scaltro

della tua vita ebbro.

La trascrizione delle poesie é stata realizzata da Virginia Angioletti.