Psicologismo

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In filosofia, tendenza a ricondurre alla psicologia, e quindi all’attività psichica soggettiva dell’uomo, la teoria della conoscenza, i concetti matematici, l’etica, l’estetica e le stesse dottrine politiche. Rientrano nello p. così definito le concezioni sostenute, nella prima metà del 19° sec., da G.F. Fries e F.E. Beneke, secondo cui la ricerca filosofica consisterebbe propriamente nell’introspezione e nell’indagine sull’attività psichica.

In quanto dottrina secondo cui i concetti fondamentali della matematica e della logica sarebbero esplicabili nei termini della loro origine psicologica, lo p. è presente in J.S. Mill, F. Brentano e, limitatamente alla prima fase del suo pensiero, E. Husserl. A questa forma di p. si opposero poi lo stesso Husserl e, soprattutto, G. Frege.


Enciclopedia Italiana (1935)

di Guido Calogero

Termine filosofico di senso piuttosto lato, designante in generale le concezioni a cui s'imputa un'esclusiva o eccessiva valutazione del momento psicologico nella costruzione del sistema scientifico. A seconda del diverso significato della psicologicità, che può esservi presupposto, l'accusa di psicologismo ha quindi due valori principali, uno più vasto e l'altro più ristretto. Secondo il primo significato "psicologistica" è in genere ogni concezione che consideri ogni oggettività come fondata nell'esperienza soggettiva, e sottoposta in ultima analisi alle leggi di questa: psicologismo non è quindi, in questo senso, che sinonimo di soggettivismo o d' idealismo (e così, per es., il Gioberti chiama psicologismo il sistema del Rosmini, in quanto muove dalla soggettività pensante per l'affermazione dell'essere, e gli contrappone il suo ontologismo). Nel senso più ristretto, psicologistica è detta la filosofia che trasferisce nella considerazione propriamente speculativa e trascendentale dello spirito il metodo della psicologia empirica, e fa quindi smarrire alle leggi spirituali il loro carattere di aprioristica assolutezza. S'intende quindi come essenzialmente antipsicologistico sia, in questo senso, quello stesso idealismo che, nel precedente senso del termine, appare psicologistico.