Formazione di compromesso |
(ingl. compromise formation; ted. Kompromissbildung; fr. formation de compromis) Espressione psicoanalitica introdotta da S. Freud per indicare l'appianamento di un conflitto tra due esigenze contrastanti tramite la parziale soddisfazione di entrambe: «Riconosciamo un antagonismo tra due tendenze, una inconscia, solitamente rimossa, che tende al soddisfacimento - appagamento di desiderio -, e una appartenente con ogni probabilità all'Io cosciente, rifiutante e rimovente; risultato di questo conflitto è il formarsi di un compromesso - il sogno, il sintomo - in cui entrambe le tendenze trovano espressione, sia pure incompleta» (1922a, p. 445-446). Il compromesso può assumere diverse tonalità a seconda che accentui la soddisfazione del desiderio o la difesa. Il carattere di appagamento del desiderio predomina nell'isteria dove mette capo a una formazione sostitutiva, mentre il carattere ascetico della difesa prevale nella nevrosi ossessiva dove approda alla -► formazione reattiva. Tuttavia, anche se il compromesso «può riuscire più favorevole all'una o all'altra parte, [...] raramente una delle due influenze è del tutto assente. [...] E anche per questo che il sintomo è così resistente: viene sostenuto da entrambe le parti» (1915-1917, p. 460, 515). Freud interpreta anche il delirio come una formazione di compromesso: «I sintomi del delirio, fantasie e azioni, sono [...] il risultato di un compromesso tra entrambe le correnti psichiche; e in un compromesso si tiene conto delle richieste di ciascuna delle due parti, ma ciascuna di esse deve anche rinunciare a qualche cosa di ciò che avrebbe voluto ottenere. Quando si forma un compromesso vi è stata anteriormente una lotta [...]. Nella formazione di un delirio questa lotta non si conclude mai. Assalto e resistenza si rinnovano dopo la formazione di ogni compromesso, che non è mai, per così dire, del tutto soddisfacente» (1906a, p. 300). |